Ti avevo lasciato là, sulle cime delle montagne di Aritzo, dove il vento soffia pungente e la neve candida nasconde tutto.
Da questo candore alcune famiglie, già dal 1600, hanno creato un’attività molto remunerativa di conservazione e vendita del ghiaccio, tra la corte Viceregia di Cagliari e i centri urbani più grandi della Sardegna.
Diversi sono i signorotti che si sono arricchiti con questa attività, spesso anche sulle spalle dei niargios e dei cavallanti, coloro che svolgevano sulla loro schiena il vero mestiere di conservazione della neve e di trasporto del ghiaccio (se sei curioso di questa storia ti rimando al post precedente “I Signori della neve”).
Tra questi benestanti signori uno in particolare, Vincenzo Arangino, ha colorato la storia di Aritzo tra la fine del 1800 e il secondo dopoguerra. È proprio di lui che voglio parlarti oggi, della storia della sua vita, ma soprattutto di quella del suo assassinio (scopri tutto nella gallery).








